Terlizzi è comune di 26.000 abitanti della provincia di Bari ricca di storia, cultura e borghi antichi che non hanno nulla da invidiare a realtà molto più famose e turistiche. Terlizzi viene coinvolta, come altre piccole realtà della provincia barese, in molte guerre, saccheggi e capovolgimenti politici, seguendo l’incerto destino dei vari conquistatori stranieri. Si avvicendarono così Longobardi e Bizantini, Saraceni e Normanni, venendo poi coinvolte nelle stesse lotte dinastiche e passando dagli Svevi agli Angioini e quindi agli Aragonesi, sottoposte a quel sistema feudale introdotto in Puglia dai Normanni. Dopo l'epoca feudale, grazie alla politica innovatrice dell'assolutismo borbonico, Terlizzi fu protagonista di un notevole sviluppo economico e sociale che portarono ad un periodo di benessere, esteso a tute le classi dei cittadini, incentivando l'iniziativa commerciale per il vantaggioso collocamento dei propri prodotti agricoli e artigianali. Famosa per la floricoltura, le origini del nome risalgono al VI d.C., benché le prime testimonianze concrete della sua esistenza risalgano solo alla Donazione di Wacco, feudatario longobardo che dona al Monastero di Montecassino il casale in Trelicio. Da qui deriva, plausibilmente, il toponimo "TRELICIUM" o più diffusamente, nelle più antiche pergamene, ovvero a "TERLICIO" (tre luoghi), divenuto infine "TERLIZZO" cioè "terra circondata da torri". Ad oggi, quello di Terlizzi viene considerato uno dei centri storici più belli e meglio conservati dell'intera Puglia.
Il percorso che si intende proporre, si estende a sud dell’abitato di Terlizzi lungo l’asse della strada provinciale Terlizzi-Mariotto. Infatti, lasciato il centro del paese, dove avranno sede l’Info-Point (posizione), l’itinerario raggiungerà Villa San Giuliano (posizione), sede dell’Istituto Agrario “Gennaro De Gemmis”, ovvero il punto di partenza ideale del percorso extra-urbano. Seguendo questa direzione valica i confini comunali per addentrarsi in territorio di Bitonto e raggiungere così il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, dove tocca il suo punto più distante e più alto in località Murgia del Ceraso (490 m s.l.m.). Da qui, volgendo verso Nord, si esegue un’inversione di direzione che seguendo la strada provinciale Mellitto-Mariotto raggiunge, attraverso la viabilità interna, prima i centri abitati di Palombaio e Mariotto e successivamente quello più distante di Sovereto. Infine, seguendo la strada provinciale Sovereto-Terlizzi, dotata di pista ciclabile, raggiunge il suo ideale punto di conclusione, nel centro di Terlizzi, presso palazzo De Gemmis (posizione). La scelta di questo percorso si fonda su diverse motivazioni. In primis il punto di inizio e termine sono strettamente legati alla figura di Gennaro De Gemmis, eletto ad accompagnatore ideale lungo il nostro percorso. Lungo il tragitto, inoltre, sono presenti numerose ed importanti realtà nell’ambito della produzione floro-vivaistica: il Mercato dei Fiori (posizione), presso il quale alle aziende interessate sarà proposto di allestire il proprio spazio espositivo, l’Istituto Agrario e diverse realtà produttive, quali fioristi, vivaisti, floricoltori, garden, ecc. (ad esempio Desideri Fioriti, De Palma Piante, Barile Flowers, Garden Service, Az. Campana, Az. Saldarelli, Floralia, ecc.), che possono essere coinvolte nel progetto. Questo percorso, oltre al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con la sua fauna e la sua flora, le praterie, i boschi, le lame, ecc., permette di raggiungere altre importanti beni naturalistici presenti nel territorio, ad esempio la Padula (posizione), le Fontane (posizione), Bosco Marinelli (posizione), canale San Giorgio (posizione), le cave di marmo e di tufo (posizione) ecc. Va aggiunto che in quest’area sono ancora presenti lembi di paesaggio agrario ben conservati, attraverso i quali è possibile ricostruire la vita e le attività che venivano condotte in passato nelle nostre campagne, e che hanno lasciato interessanti manufatti rurali di diversa tipologia e, in ogni caso, di notevole interesse storico e architettonico: chiesette, masserie, ville, torri, casini, palmenti, trappeti, casali, jazzi, pagliai, pescare, ecc. Di grande interesse storico, che non può essere assolutamente trascurato, sono anche altri elementi presenti lungo il percorso ed in particolare il tracciato dell’antica Via Appia-Traiana (posizione), nonché via Francigena Meridionale o Tratturello 94, i Menhir Boscariello (posizione), Menhir Bosco San Nicola (posizione), Menhir Bosco Ginestra (posizione), Menhir Cappella del Vico (posizione), i Tratturi e i santuari di Santa Maria di Cesano (posizione) e Santa Maria di Sovereto (posizione). Infine, nella zona lambita dall’itinerario, sono presenti numerose attività, gran parte delle quali finanziate e sostenute dal Gal, (BB, Aziende Agrituristiche, Masserie Didattiche, Frantoi, Cantine, Caseifici, Ristoranti, ecc.) che possono garantire a turisti e visitatori importanti servizi di accoglienza, ospitalità e ristoro, proponendo prodotti tipici e di qualità, preparati secondo le ricette tradizionali del territorio. Da non trascurare l’importanza di coinvolgere direttamente nell’itinerario anche le frazioni di Terlizzi e Bitonto, ovvero Sovereto, Mariotto e Palombaio, che hanno la possibilità di giocare un ruolo di primo piano nella promozione e valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. Ultimo elemento considerato, ma per questo non meno importante, nella individuazione e definizione del percorsa è stata la possibilità di connessione con gran parte delle Ciclovie regionali, proposte da Enti ed Associazioni di categoria qualificati, fattore non di poco conto ai fini di un offerta turistico-ricreativa ampia e variegata, capace ti attrarre nei nostri territori anche le forme di turismo più esigenti e particolari.
ITINERARI TURISTI
GAL NUOVO FIOR D'OLIVI s.c.r.l.
SEDE LEGALE
Via Saponieri, 3 | 70032 Bitonto (Ba)
SEDE OPERATIVA
Piazza Cavour, 14 | 70038 Terlizzi (Ba)