Infopoint GiovinazzoL'attuale Cittadella della Cultura nasce come monastero degli agostiniani. La presenza di questi monaci è attestata in Giovinazzo fin dal X e XI secolo. L'odierna struttura venne costruita a partire dal 1732, anno indicato su una targa in pietra presente su uno dei pilastri del chiostro e due anni dopo iniziarono i lavori per la costruzione dell'attuale chiesa di S. Agostino, alla cui opera contribuirono gli architetti locali Giovanni Mastropasqua e suo figlio Giuseppe, che ne costruì la maestosa cupola. Divenne definitivamente proprietà demaniale nel 1866 con il governo italiano postunitario. In questo modo, la chiesa di S. Agostino, che nel frattempo era stata consacrata nell'anno 1846, fu elevata al grado di parrocchia; al contrario, il convento fu adibito a Regio Ginnasio intitolato a Matteo Spinelli, il famoso cronista giovinazzese. Nello stesso anno viene commissionata alla ditta barese De Filippis l'esecuzione della statua dell'Italia, tuttora presente nell'atrio dell'edificio, per un costo totale di 360 lire. Durante i lavori di restauro della struttura furono rinvenuti gli antichi sepolcreti dei padri agostiniani, i cui resti furono trasportati fino al cimitero comunale. Nell'ex convento è stata fondata il 2 dicembre 2016 la Cittadella della Cultura, che si appresta a diventare un vero e proprio polo culturale della nostra città.
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Torre ForlazzoÉ citata nel 1131 nell'elenco dei beni appartenuti al vescovo di Giovinazzo. L'insediamento è citato poche altre volte nelle fonti documentarie, ma risulta essere ancora frequentato alla metà del '200. in seguito fra XIV e XVII secolo continuò a essere un sito dalla chiara vocazione rurale citato in alcune visite pastorali. Oggi quanto sopravvive di questo insediamento sono alcune strutture databili fra XIV e XVII secolo. Si tratta di una torre quadrangolare su tre livelli che domina quanto rimane di una struttura di raccolta dei prodotti agricoli, forse un palmento. I caratteri dei paramenti murari e le poche informazioni sul carattere tipologico della struttura la accomunano ad edifici rurali diffusi nei territori di Bitonto, Giovinazzo e Bisceglie.
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Torre del SacristaTorre a pianterreno a più ambienti e recinzione murata da un lato; di recente è stata restaurata ed è quindi in buono stato di conservazione; sul lato frontale una lapide ricorda il nome della località. Forse in passato era appartenuta ad una persona che rivestiva l’incarico di sacrestano.
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Palmento S. DomenicoPalmeto con piccola costruzione annessa si presenta in cattivo stato di conservazione, si trova sulla provinciale Giovinazzo – Terlizzi. Ha una pianta rettangolare. In passato era presente una iscrizione in bassorilievo con busto umano. Presenta una copertura a due falde e le caratteristiche arcate a tutto sesto, tipiche dei palmeti, sono in parte tompagnate.
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